Il metodo truffaldino che fa leva sul legame genitore-figlio o sul legame parentale in genere, è ormai diffusissimo e le frodi di questo tipo sono tantissime. L’ultimo caso, con un nuovo metodo, è avvenuto a Collecchio, ai danni di un uomo di 80 anni.
di Riccardo Saccoccia
La vittima si è vista recapitare sul proprio smartphone un messaggio di quella che credeva essere la figlia: “Mi si è rotto il telefono. Questo è il mio nuovo numero. Salvalo e scrivimi qui per favore”.
L’uomo, convinto di aiutare la figlia, effettua un primo bonifico sul conto indicato nel messaggio per circa 900 euro. Dopo poco, nello stesso modo, gli vengono richiesti altri 700 euro, ma a questo punto si insospettisce.
A questo punto l’uomo riesce a contattare la figlia, quella vera, che gli conferma di non essere stata lei a chiedergli soldi. Accertatosi della truffa si rivolge dunque ai Carabinieri di Collecchio per sporgere denuncia che rintracciano la titolare del conto a cui l’uomo aveva effettuato il bonifico.
L’intestataria risulta essere una donna di 53 anni, fermata dai militare, con numerosi precedenti penali che è stata denunciata per truffa aggravata.
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