Da un anno Chiara Allegri dirige il Museo Cinese ed Etnografico di Parma. In un’intervista rilasciata al quotidiano online Parma Today parla della sua esperienza e delle sue idee circa il ruolo della cultura nel territorio parmigiano.
Di Luca Bovio
Secondo la direttrice Allegri: “La cultura a Parma deve fare un passo avanti importante, per creare delle vere reti. Al momento gli Enti culturali collaborano tra di loro ma non siamo inseriti in un sistema unitario: non c’è ancora una programmazione condivisa“. E continua: “Parma è legata al teatro e alle arti performative ma credo che possa riscoprire anche l’amore per il museo. Il nostro ruolo è capire come valorizzare gli spazi museali e renderli più attraenti. Sono luoghi in cui si può creare aggregazione e socialità. In Francia i musei ci si siede per terra, ci si diverte. In Italia non è cosi: c’è ancora un senso di distacco e di riverenza nei confronti di questi spazi. Per quanto riguarda gli allestimenti amo molto lasciare l’opera al vivo: la vetrina crea una barriera. L’esposizione, per quanto possibile, dovrebbe essere libera da vincoli strutturali“.
Della sua esperienza alla direzione del Museo Cinese ed Etnografico dice: “Ho deciso di impostare il museo sul tema della divulgazione per poter arrivare al maggior numero di persone, dal pubblico scientifico, alle Università fino ai cittadini. Il pezzo d’arte serve a comunicare qualcosa e a lanciare dei messaggi precisi, con l’obiettivo di aprire la conoscenza a tante culture differenti rispetto a quella occidentali“.
Sulla risposta della cittadinanza di Parma al lavoro del museo Chiara Allegri si dimostra soddisfatta: “La risposta è stata ottima, fa parte del nostro lavoro andare a cercare i modi e gli strumenti migliori per intercettare l’interesse. Tra ingressi semplici ed eventi abbiamo circa 10 mila visitatori all’anno, un risultato non da poco per un museo iper-specializzato e di provincia. Stiamo lavorando con l’associazione degli Amici della Pilotta e abbiamo un grosso progetto, già avviato con il dottor Simone Verde e attualmente in corso, di aprire una sede del museo cinese presso le Scuderie della Pilotta. In primavera apriremo per le Giornate del Fai, per stimolare i visitatori che vogliono scoprire angoli diversi della città. Fuori dal nostro territorio lavoriamo con musei italiani e non solo, con il Mudec, il Museo delle Culture di Milano per la creazione di una rete di musei etnografici italiani, un network fisso e il 10 aprile ci incontreremo a Parma“.
Tag: chiara allegri, museo cinese ed etnografico, parma Last modified: Marzo 2, 2024