Dopo una lunga indagine i carabinieri della stazione di Colorno hanno sequestrato e smantellato un laboratorio tessile abusivo sito in un capannone all’apparenza abbandonato. Come riporta anche il quotidiano online Parma Today, ad attirare l’attenzione dei militari erano stati i continui e sospetti movimenti intorno al fabbricato.
Di Luca Bovio
Luci accese fino a tarda notte ed un continuo andirivieni di uomini e mezzi avevano portato i carabinieri ad indagare. Veniva così alla luce che nel capannone avevano sede legale alcune ditte tessili intestate a cittadini cinesi.
Nella serata del 6 marzo, i carabinieri della stazione di Colorno, coordinati dal Comando Compagnia di Fidenza, insieme ai colleghi della Stazione forestale, del Nucleo CC Ispettorato Lavoro di Parma e del personale dell’Ausl e della Polizia Locale organizzavano dunque un controllo ispettivo.
All’interno del capannone trovavano diversi lavoranti cinesi privi di documenti. E dunque impossibilitati a fornire un’identità certa. Oltre a questo, rinvenivano attrezzature e materiali per lavoro tessile, unitamente ad uno stato igienico dei locali molto al di sotto di qualsiasi standard di sicurezza.
Assenti, ma subito rintracciati, i due titolari, anch’essi di nazionalità cinese. Oltre alle precarie condizioni igienico sanitarie veniva riscontrato come fossero la norma turni di lavoro anche di 12 ore. Nel mentre i militari ed i loro colleghi portavano avanti l’ispezione dei locali, i lavoranti venivano accompagnati presso di comandi di Parma e Fidenza. Qui venivano identificati tramite foto-segnalamento e confermato il loro essere immigrati irregolari.
L’intero edificio ed i macchinari venivano nel mentre posti sotto sequestro e le attività sospese. Ai due coniugi cinesi titolari delle attività venivano comminate una serie di sanzioni che, cumulate, sono quantificabili intorno ai 150.000 euro.
Tag: carabinieri, Colorno, laboratorio tessile abusivo, parma Last modified: Marzo 8, 2024