PARMA (giovedì 7 giugno 2024) – Nel 2023 l’Emilia-Romagna ha mostrato una crescita significativa delle esportazioni distrettuali, con un aumento del 5,2% rispetto all’anno precedente, passando da 21 miliardi di euro a 22,1 miliardi di euro. Risultati che acquistano ancora più rilevanza se confrontati con il valore nazionale delle imprese distrettuali italiane e se si tiene conto delle sfide che la regione ha dovuto affrontare con le drammatiche conseguenze dell’alluvione di maggio 2023.
di Riccardo Saccoccia
Nonostante queste difficoltà la regione è riuscita a mantenere una dinamica positiva delle esportazioni, dimostrando la resilienza e la forza del suo tessuto produttivo. Questo quanto emerge dall’analisi periodica della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo.
Anche il settore agro-alimentare, con un totale di esportazioni di oltre 4,4 miliardi di euro a prezzi correnti, ha mostrato una crescita tonica nel 2023, guidato dall’Alimentare di Parma, che ha incrementato le sue vendite del 15,7% (+227 milioni).
Notevole anche la dinamica dei flussi di export dei Salumi di Parma e del Lattiero-caseario parmense, con crescite rispettive del 12,7% e 11,5%, nonostante la recente crisi relativa alla piaga della peste suina africana (PSA). Tra gli altri distretti del settore, segnano incrementi anche i Salumi del modenese (+5,9%) e l’Ortofrutta romagnola che, dopo un fisiologico calo delle vendite nel terzo trimestre a causa dell’alluvione di maggio, ha chiuso l’anno in positivo (+1,7%) grazie al recupero nel quarto trimestre dell’anno (+4,5%).
Al contrario, due dei sette distretti dell’agro-alimentare regionale hanno registrato un calo dell’export; i distretti reggiani del lattiero-caseario e dei salumi hanno visto ridurre le vendite all’estero rispettivamente del 2,7% e dell’11%.
Tag: 22 miliardi di euro, agroalimentare parmense, Alimentare di Parma, Assemblea Legislativa dell’Emilia-Romagna, comune di parma, esportazioni, export, parma, peste suina africana, salumi Last modified: Giugno 7, 2024