PARMA (lunedì 13 maggio 2024) – Risponde alle critiche sul piano sosta l’assessore comunale di Parma Gianluca Borghi. Come riporta anche l’edizione locale del quotidiano La Repubblica, Borghi ha preso la parola dopo l’interrogazione di Stefano Cantoni del PD.
di Luca Bovio
Per Borghi il piano sosta non è finalizzato meramente al “fare cassa”: “Non vi è alcun interesse a ‘fare cassa’, ma solamente a favorire residenti e commercianti. Se l’obiettivo fosse ‘fare cassa’, si sarebbe dovuto operare in modo diverso, aumentando le tariffe dove vi è molto utilizzo e certamente non attivando il ravvedimento operoso per i varchi della Ztl, cosa che farà diminuire le entrate“.
Conti alla mano, l’assessore chiarisce che a valle del piano sosta con le nuove righe blu ci saranno 17.903 (da 16.519) permessi sosta per residenti a fronte di 14.247 (da 13.163) stalli disponibili Quindi più di 3.000 permessi rispetto agli stalli.
Per l’estensione della sosta a pagamento Borghi dice che ha: “l’univoco scopo di regolamentare e razionalizzare la sosta per contemperare le esigenze di accessibilità e fruibilità dei residenti e degli altri utenti manifestata più volte in occasione degli incontri con i quartieri e richieste all’assessorato“.
E aggiunge: “Senza le righe blu chi vuole fermarsi ai negozi spesso non riesce proprio per mancanza di posto, e si trova costretto a parcheggiare in modo irregolare creando disagio agli altri e in modo ovviamente non accettabile dall’Amministrazione comunale“.
Borghi, poi, chiarisce anche il nuovo sistema per i permessi che sostituisce quello multi-targhe: “rappresenta l’adeguamento a quello che è la funzionalità del sistemi di controllo e di dematerializzazione dei permessi. Rispetto al lontano passato in cui il permesso identificava il diritto al transito ed era fatto passare da un veicolo all’altro per poter transitare ed in caso di controlli essere legittimati, oggi con la tecnologia il controllo dei sistemi di accesso varchi Ocr leggono la targa delle auto e non il permesso con la conseguenza che ad ogni veicolo deve associarsi un’autorizzazione“.
E poi, riguardo l’abolizione generalizzata della sosta nella pausa pranzo, tra le 12.30 e le 14:30: “Il principio rimane lo stesso: la mancanza di pedaggio comporta forte riduzione (se non azzeramento) degli stalli liberi, sia per i residenti sia per gli occasionali. È inutile parlare di parcheggi gratuiti se poi sono occupati. Analizzando l’evoluzione del sistema sosta, caratterizzato da un sempre minore rapporto fra domanda e offerta anche con analisi di benchmarking, si è ritenuto di propendere per una scelta di continuità della fascia a pagamento quale garanzia di rotazione e possibile allineamento della domanda all’offerta“.
Tag: cantoni, parma, piano sosta Last modified: Maggio 13, 2024