Scritto da 11:37 am Parma, Cronaca

Parma: la Guardia di Finanza indaga quattro imprenditori per fatture false

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PARMA (giovedì 30 maggio 2024) – La Guardia di Finanza di Parma continua il suo lavoro di contrasto ai reati finanziaria. Come riporta anche il quotidiano online Parma Today, sarebbero quattro gli imprenditori sotto indagine per un giro di fatture false di oltre 3 milioni di euro.

di Luca Bovio

L’indagine è partita da una verifica fiscale effettuata dalle fiamme gialle nei confronti di un’azienda di Parma impegnata nel settore dei lavori di meccanica generale sia in Italia che all’estero. L’ipotesi di reato riguarda l’emissione e utilizzo in dichiarazione di fatture per operazioni giuridicamente inesistenti dal 2020 al 2022.

Di seguito, le indagini della Guardia di Finanza si sono allargate a dieci società fornitrici per verificare la veridicità dei contratti di appalto con la committente. Il lavoro investigativo da parte dei finanzieri avrebbe, in effetti, rivelato l’esistenza di un sistema fraudolento che sarebbe stato realizzato dall’azienda committente in capo a tre aziende appaltatrici.

Il sistema si basava sul ricorso a contratti d’appalto non genuini. Infatti, le tre aziende appaltatrici sarebbero state intestate a prestanome o a soggetti irreperibili. I formali intestatari sarebbero stati all’oscuro di tutte le attività, i costi e la gestione del personale che, in teoria, sarebbero dovuti essere sotto il loro controllo. Una ipotesi rafforzata dal fatto che sarebbe stato lo stesso personale dell’azienda committente ad impartire gli ordini ai lavoratori formalmente assunti dalle tre azinede.

Tutto ciò avrebbe prodotto per l’azienda un indebito vantaggio fiscale circa i pagamenti IVA e IRAP, le cui pendenze sarebbero state scaricate sulle aziende fittizie. A questo si aggiungeva anche un vantaggio competitivo. In quanto l’azienda poteva permettersi di offrire prezzi più favorevoli alle aziende clienti rispetto alla concorrenza.

I reati a vario titolo contestati sono l’emissione e l’utilizzo di fatture per operazioni soggettivamente inesistenti con la complessiva rilevazione di un’IVA evasa per 545.440,00 euro a fronte di fatture soggettivamente inesistenti di importo totale pari 3.024.716,00 euro. 

A questo si sommerebbe l’irregolare somministrazione di lavoro per 48 dipendenti, elevando nei confronti della committente e delle tre imprese fornitrici sanzioni amministrative per complessivi 248.240,00 euro.

La società committente, per tutti gli anni d’imposta ispezionati, si è avvalsa dell’istituto deflattivo del “ravvedimento speciale” e, sotto il profilo amministrativo fiscale, ha regolarizzato la propria posizione riconoscendo all’Erario un importo totale di 708.502,00 euro, composto da IVA per 545.440,00 euro ed IRAP per 89.472,00 euro allo stato versato per un importo superiore alla metà

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Tag: , , Last modified: Maggio 30, 2024
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