Scritto da 1:54 pm Parma, Ambiente

Parma: la peste suina africana e i rischi per il Consorzio del Prosciutto

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La peste suina africana che da mesi, oramai, si diffonde tra le popolazioni di cinghiali in Italia, potrebbe mettere in pericolo anche la produzione del prosciutto di Parma. Come riporta anche l’edizione locale del quotidiano La Repubblica, a lanciare l’allarme è il Consorzio formato dai produttori del pregiato salume.

Di Luca Bovio

Così si esprime il comunicato redatto dal Consorzio del Prosciutto di Parma: “Il diffondersi della peste suina africana genera profonda preoccupazione lungo tutta la filiera di cui il Prosciutto di Parma fa parte. Allarmano le conseguenze che questo virus ha sulla salute degli animali, nonché gli influssi produttivi che possono derivare da una drastica riduzione della materia prima“.

L’infezione da peste suina è oramai accertata nelle zone appenniniche al confine tra Liguria, Piemonte e Emilia: “È soprattutto sull’export del nostro prodotto che le conseguenze si stanno facendo sentire in modo estremamente rilevante: la chiusura di alcuni mercati esteri strategici (Giappone e Cina) ha generato perdite commerciali ed enormi danni alle esportazioni, delineando un quadro ancor più problematico”, prosegue l’associazione che raggruppa i produttori di uno dei marchi più noti del made in Italy alimentare“. Prosegue il comunicato del Consorzio.

Il pericolo maggiore sarebbe rappresentato dal fatto che il virus passasse dai cinghiali selvatici ai suini degli allevamenti, obbligando così gli allevatori all’abbattimento e smaltimento dei capi. Una necessità che, giocoforza, andrebbe ad impattare sulla produzione e sull’immagine del prosciutto di Parma.

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Tag: , , , Last modified: Marzo 21, 2024
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