PARMA (venerdì 14 giugno 2024) – Polemica scattata in risposta ad una mail proveniente dall’account ufficiale dell’Università di Parma. A chiedere spiegazioni e una rettifica, la comunità iraniana e gli studenti iraniani dell’Università, che si dicono sconcertati dell’accaduto.
di Riccardo Saccoccia
“La comunità iraniana di Parma e gli studenti iraniani dell’Università di Parma, denunciano l’invio di una mail ufficiale (in allegato), proveniente dall’indirizzo info@messaggi.unipr.it, nella quale vengono invitati a partecipare alle elezioni presidenziali del regime della Repubblica Islamica dell’Iran. La mail, scritta sia in italiano che in persiano, includeva anche un messaggio di cordoglio per la morte di Ebrahim Raisi, presidente della Repubblica Islamica, noto come il “Macellaio di Teheran“.
Questa mail, secondo quanto riportato dal servizio help desk dell’università ai contestatori, è stata inviata su richiesta diretta dell’ambasciata iraniana, suscitando sconcerto e indignazione.
Il contesto dello stato iraniano fatto di quasi tre anni di proteste, che hanno portato a migliaia di morti e incarcerazioni tra i giovani in lotta per libertà e democrazia, rende questa situazione ancora più difficile da accettare.
La comunità e gli studenti iraniani hanno chiesto pubblicamente all’Università di Parma di fornire chiarimenti ufficiali su quanto accaduto e di rispondere ai seguenti quesiti:
Motivazione e Responsabilità
Qual è il motivo che ha portato l’Università ad approvare e inviare questa mail? Quale ufficio o quale responsabile ha autorizzato tale azione?
Revoca Ufficiale
Chiediamo una revoca ufficiale di questa mail, con una dichiarazione pubblica che spieghi le ragioni dell’invio e chiarisca eventuali fraintendimenti.
Chiarimenti sulla Privacy
Vogliamo assicurazioni da parte dell’Università su come gli indirizzi email e le informazioni personali degli studenti iraniani siano finiti nelle mani dell’ambasciata iraniana. Chiediamo inoltre che l’Università garantisca che tali informazioni non vengano mai più condivise con l’ambasciata.
